Dessert

Stiletto culinario…il calcio visto da una cucina….e un ottimo creme caramel al latte di mandorla

 
Questo lunghissimo post viene da un idea di Red una delle stupende scrittrici del blog della Rassegna Stronza che come me ha un amore per il calcio e insieme alla sorellina Violet, mi hanno adottato quando mi sono trasferita a vivere in quel di Cagliari… Grazie ragazze!
 
Il post è dedicato a tutte le donne che seguono il calcio e sanno cos’è un fuorigioco!
Di solito la domenica pomeriggio cucino, è quasi un rito: grembiule, ricetta scarabocchiata su un foglio (che puntualmente perdo) e Vittorio Sanna che con la sua ansia continua e costante mi racconta le peripezie del mio Cagliari.
Mentre le uova di turno vengono massacrate al ritmo dell’ormai celebre frase “Amici Sportivi” io soffro a distanza per ogni rete mancata o subita, mi arrabbio con giocatori e arbitri, gioisco per le reti spettacolari o fortuite e per 90 minuti divento bicromatica: Il Quadernino Rosso-blù!
 
Però non si può vivere di sola radiocronaca e ogni tanto una capatina allo stadio la si deve pur fare, quindi per una volta scambio grembiule e mattarello con un bel biglietto in distinti centrali e accompagnata dalle sorelle Stronze Red&Violet si parte alla volta del Sant’Elia!
 
Cagliari ci regala una giornata d’estate nonostante di calendario sia ottobre e fanno 30°C e io maledico i pantaloni lunghi dopo nemmeno 5 minuti di spalti!
 
L’atmosfera è di festa e i presentimenti sono buoni, d’altronde il fortuito incontro con Sau il giorno dell’acquisto dei biglietti dava al trio una scaramantica tranquillità, legata anche al fatto che il gioco zemaniano è tutto tranne che noioso e quindi divertimento sia!
 
 
Selfie di benvenuto e foto alla manicure porta fortuna accompagnano il riscaldamento…
 
 
 
Poi nel presentare le squadre si sbaglia e qualcuno scambia Samp e Atalanta! Ma miseria a te, che inizi a incrinare i buoni presentimenti, riti scaramantici per le tre avventuriere, Red che augura tante belle cose al povero speaker di turno e le squadre sono in campo…
 
Il minuto di silenzio per la vittima dell’alluvione a Genova vela  per un attimo l’atmosfera di festa e il Sant’Elia si ferma, forse perchè non è passato nemmeno un anno da quel maledetto 18 novembre e cose così nel 2014 non devono più succedere, poi un applauso rompe il velo e l’arbitro fischia che Cagliari-Sampdoria sia!
 
Dal primo minuto la squadra di casa confina gli ospiti nella loro metà campo, ma nonostante il sole in faccia appare subito chiara una cosa che i Doriani sono dei rugbisti mancati, controllatina alla palla che per fortuna è ancora tonda e un brivido di paura per i nostri esili eroi che dovranno contrastare cotanta forza bruta!
Per fortuna mister Zeman ha preparato bene i nostri che si difendono a colpi di passaggi millimetrici e fraseggi che fanno innamorare le tre tifose, che intanto hanno preso il ritmo della Nord e si lasciano trasportare.
Il portiere blucerchiato sembra essersi portato la fortuna extra da casa e nega per tre volte il brivido del vantaggio, poi… il danno! Due ripartenze degli avversari e due errori della difesa decretano il vantaggio, si ma quello sbagliato!
 
Intanto sugli spalti la Nord intona il coro “Una vittoria vogliamo una vittoria” e le nostre eroine provano a seguire a ruota, ma purtroppo il loro tifo viene costantemente interrotto da quelle che nel gergo vengono definite “cugurre”.
 
Il tifoso della specie cugurra è quello che dovrebbe starsene a casa, è quello che passa i 90 minuti più recupero a lamentarsi e di quello che non corre, e di quello che sbaglia il passaggio, e di quello che non tira…
 
La pazienza delle nostre eroine è al limite e non avendone portata di scorta sono in seria difficoltà quando accanto a Violet si palesa un’altra specie rara: la donna del tifoso!
 
Lasciatemi dire in quanto donna che non siamo tutte così! 
 
Se lo per la specie cugurra il costo del biglietto è uno spreco per la specie donna del tifoso è uno spreco anche il fatto che il suo occupare il seggiolino ha tolto ad un altro la possibilità di vedere la partita, non gliene frega nulla della partita e sta li, cerca di attaccare bottone, cerca di fare osservazioni intelligenti, ma purtroppo perde spesso occasioni preziose: ad esempio quella di stare zitta!
 
L’arbitro manda tutti negli spogliatoi a farsi sgridare dal Maestro Zeman e la sottoscritta e Red vanno in cerca di acqua, purtroppo non solo tornano a mani vuote (sorvoliamo sulla descrizione di quello che sono i baretti dello stadio), ma fanno anche uno di quegli incontri del terzo tipo che vorresti non fare: la miss delle cugurre che esclama compiaciuta “io avevo predetto 3 a zero ne manca solo un altro” Red mi trascina via mentre gli auguro di inciampare e farsi tutte le gradinate a tubi innocenti di muso! 
 
Riprendiamo posto appena in tempo per il secondo tempo quando succede il miracolo, l’estremo difensore rossoblù vive una di quelle situazioni dove si ha più culo che anima e il 3 a 0 profetizzato sugli spalti non si concretizza.
 
Il malocchio sul nostro bel Cagliari si infrange e da altri campi ci dicono che gli altri Rossi (questa volta rossoneri) esultano per il gol di Cala: Tonara 1 – Tempio 0.
 
Red si lamenta per la stazza dei Doriani e decide di scrivere alla Fifa: i giocatori dovranno essere misurati a metrocubo e non a numero… Eh magari mia cara Red, se fosse stato così avrebbe giocato non solo la panchina, ma anche tutta la primavera per compensare!!
 
E tra uno sproloquio e l’altro il Cagliari tiene il gioco e ci crede gli avversari perdono la testa e uno, così per caso, atterra il nostro Victor in area, Cacciatore (di nome e di fatto) si becca due gialli che per fortuna sommano ancora a un bel rosso che a noi sugli spalti piace tanto! E poi l’arbitro indica il cerchietto, il Sant’Elia trattiene il fiato, Avelar non sbaglia e la curva esplodeeeeeee!!!!!!
 
La partita si riapre, ma il guardalinee si accorge di avere dei poteri e inizia a sventolare fuorigioco di dubbia esistenza, le cugurre non solo non perdono occasione di lamentarsi, ma cosa ancora peggiore danno ragione agli arbitri e con aria sostenuta ci fanno capire che siamo donne noi non sappiamo cosa è il fuorigioco! 
 
Vorrei augurargli di smettere di consumare ossigeno in questo mondo, ma la signora accanto a Violet a gran voce chiede un rigore quando uno dei rossoblù cade in area e allora capisco per quale motivo ci tocca subire la discriminazione…
 
Violet esulta senza motivo apparente di nuovo in un altro campo, di nuovo lui: doppietta Cala Tonara 2 – Tempio 0.
 
Nemmeno finiamo di gioire che un altro talento tonarese fa una delle sue magie cecchinando il portiere e regolando i conti! La curva esplode e noi balliamo come al Carnevale di Rio…. Ommaleo Simpallu Segna Sempre Marco SAU!!!
 
Le cugurre ora sono mute! E noi cantiamo con la Nord come se stessimo vincendo, poi il gioco si fa duro e doriani iniziano a picchiare seriamente, Cossu, piccolino lui, accende quasi la rissa quando un avversario scaraventa il pallone lontano al fischio di una punizione contro, lasciatemi dire che va bene che queste cose non si fanno, ma il nostro piccolo Andrea c’aveva ragione da vendere.
 
Poi un po di caos in area la palla va dentro, la curva esplode e l’arbitro annulla, ma il perchè lo sa solo lui, i doriani temporeggiano a questo punto hanno deciso che il pari è cosa buona e giusta.
 
L’arbitro manda tutti a farsi la doccia e finisce così 2 a 2, ma di rimonta su una squadra che era arrivata con il coltello tra i denti, le nostre eroine lasciano il tempio del calcio cagliaritano ormai ridotto a un cantiere ripromettendosi di tornare presto, però in curva li almeno le cugurre non ci sono, se no rischiano davvero di farsi tutte le gradinate scivolando sul muso!
 
Intanto a Tonara si concretizza quello che nessuno si aspettava: Caleresu in grande spolvero cala il poker e spedisce a casa un’avversaria di tutto rispetto.
 
Dopo questo lungoooo resoconto della scorsa settimana mentre scrivo sono ancora emozionata per il poker che i nostri eroi hanno calato all’Empoli, e qui inizia a concretizzarsi quello che la nostra Violet ha profetizzato uscendo dallo stadio: questo Cagliari mi piace ha un bel gioco, ma farà più risultati in trasferta che in casa! Certo cara Violet li le cugurre non arrivano per fortuna!
 
Ed ora passiamo alle cose mangerecce, perchè non poteva mancare un dolce!
 
Volevo preparare un dolce a tema per questo scambio culturale con le amiche della Rassegna Stronza, ma non ho avuto tempo! Quindi ne approfitto per pubblicare uno di quelli che sono rimasti in archivio…e comunque lo dedico a loro le mie due amiche Stronze Red&Violet e che questa sia la prima di tante uscite calcistiche cagliaritane!
 
Violet tranquilla la puoi replicare anche tu! Perchè la ricetta è lattosio-free!!!
 
La ricetta l’ho trovata curiosando in uno dei blog che preferisco Trattoria da Martina il risultato è molto molto particolare, ma lei Martina è una garanzia!
 
 
 
CREME CARAMEL AL LATTE DI MANDORLA
 
200g di latte di mandorla 
30g di zucchero
60g di uova (peso da sgusciato)
1 pizzico di sale
buccia grattugiata di limone
100g di zucchero
25g di acqua
1 cucchiaino di glucosio o miele

Come prima cosa preparate il caramello. In una casseruola, dal fondo spesso mescolate, lo zucchero, l’acqua e il miele. Cuocete a fuoco medio. Aspettate che diventi caramello senza mescolare. Potete roteare un po’ la casseruola per far amalgamare. Non fate scurire troppo il caramello altrimenti diventerà amaro. Spegnete il fuoco quando avrà raggiunto un colore ambrato. Versate il caramello negli stampini roteandoli in modo da distribuirlo sul fondo e sulle pareti in maniera uniforme.

Scaldate il latte di mandorla con la buccia di limone grattugiata finemente.  Mescolate le uova con lo zucchero e il sale facendo attenzione a non incorporare aria. Versate a filo il latte continuando a mescolare evitando di incorporare aria. Filtrate poi con un colino a maglie strette. Riempite gli stampini con il composto di latte e uova. Adagiate un foglio di carta assorbente in una teglia dai bordi alto, adagiateci gli stampini di crème caramel e poi riempite la teglia con acqua in modo che arrivi a metà dell’altezza. Infornate in forno preriscaldato a 140° per minimo 1 ora. Sfornate, lasciate raffreddare, poi mettete in frigo per minimo 2 ore.
Quando dovete servire i crème caramel passate un coltello attorno al bordo e poi capovolgeteli su un piattino.